Gambero Rosso ha organizzato una Masterclass al Four Seasons Hotel di Milano, a cui ha partecipato anche Cantina Toblino con L’Ora.
Dal 5 all’ 11 ottobre torna a Milano “La Vendemmia di Via Montenapoleone”. La manifestazione, giunta all’undicesima edizione, è ideata e promossa da Montenapoleone District e realizzata in collaborazione con il Comitato Grandi Cru d’Italia e, anche quest’anno è in concomitanza con la ‘Milano Wine Week’ in scena dal 3 all’11 ottobre.
I vini, nazionali ed internazionali, diventano protagonisti nelle boutique Global Luxury Brands del Quadrilatero della Moda, che accolgono i propri ospiti per delle degustazioni su appuntamento.
Queste le parole di Guglielmo Miani, Presidente di MonteNapoleone District: “Con La Vendemmia rinnoviamo ancora una volta il nostro desiderio di celebrare il felice connubio tra il mondo della moda e del vino, due pilastri del Made in Italy. L’amore per il bello e la ricerca, fra tradizione e innovazione, che si respirano nelle vie e nelle boutique del Quadrilatero milanese, vengono valorizzate nella settimana di Vendemmia, uno degli eventi che contribuisce ad accrescere il prestigio di Milano anche a livello internazionale”.
La partecipazione alla Vendemmia, per la prima volta, è anche in digitale: sulla Tv di Instagram grazie agli interventi di imprenditori della moda e del vino, di alcuni portavoce delle Maison più blasonate e ambasciatori del lifestyle italiano a livello internazionale.
Tra le attività in programma, il 7 ottobre, una Masterclass organizzata da Gambero Rosso al Four Seasons Hotel, a cui ha partecipato anche Cantina Toblino con L’Ora, premiata con i 3 Bicchieri.
Un vino bianco che sfida il tempo, L’Ora di Toblino, da uve nosiola, un lustro (2015) sulle spalle per dare ulteriore complessità al bianco ottenuto con una delle grandi varietà autoctone.
Lorenzo Ruggeri, giornalista enogastronomico di Gambero Rosso, ha descritto Cantina Toblino come ‘una realtà in cui 600 soci lavorano secondo un rigido protocollo che permette di creare grandi vini, sostenibilità ambientale, continuità e tanti progetti su terreni differenti. La sua Nosiola, unico grande vitigno autoctono del Trentino, è una varietà molto particolare ma anche molto versatile che consente la produzione di grandi vini secchi e dolci. Ha un carattere che esce fuori dal coro, con sentori e ritmi che sanno d’altro tempo.’
La Nosiola, invecchiata di 5 anni, è stata una sorpresa sia per i critici che per gli ospiti presenti all’evento.