Giunti alla 17esima edizione, i Decanter World Wine Awards (DWWA) sono il più grande e prestigioso concorso vinicolo al mondo. Giudicato dai più autorevoli esperti e professionisti del wine business, i DWWA sono riconosciuti a livello internazionale per l’affidabilità del loro rigoroso processo di degustazione e selezione.
La competizione ha coinvolto per circa un mese 118 esperti giudici del vino, tra cui 37 Masters of Wines e 9 Master Sommelier, che hanno degustato e discusso i meriti di 16.518 vini di 56 paesi.
La degustazione viene suddivisa in categorie, partendo da una classificazione per regione. Ogni giudice assaggia ogni vino autonomamente, conoscendone la regione di origine, lo stile e la fascia di prezzo, ma non il produttore né il marchio. Confrontano poi le rispettive note di degustazione per prendere una decisione unanime sulla medaglia da assegnare a ciascun vino.
Le categorie delle medaglie corrispondono al sistema di punteggio basato su 100 punti utilizzato da Decanter, nonché da numerosi ed eminenti critici di enologia di tutto il mondo.
Grande successo per Cantina Toblino che ha visto premiati 8 vini con diverse medaglie, ma la più prestigiosa ed ambita l’ha ricevuta il Vino Santo 2004 premiato con la Medaglia di Platino e 97 pts.
Con questo risultato il Vino Santo 2004 va a collocarsi nella ristretta ed esclusiva cerchia dei 150 migliori vini al Mondo.
Un grandissimo risultato che valorizza la Valle dei Laghi, la sua storia e le sue tradizioni, la Nosiola, il nostro lavoro e quello dei nostri soci viticoltori, motivo di orgoglio per tutti.
Oltre alla prestigiosa ed ambita Medaglia di Platino ricevuta dal Vino Santo 2004, Cantina Toblino ha visto premiati altri 7 vini, sia da vitigni autoctoni che internazionali:
Questi riconoscimenti confermano il costante impegno nella ricerca di qualità e nella valorizzazione del territorio della Valle dei Laghi.
James Suckling è uno dei critici enologici più autorevoli del momento, le cui opinioni attirano l’interesse e il rispetto degli amanti del vino, dei grandi collezionisti e dell’intero settore enologico mondiale. Suckling è stato per quasi 30 anni Senior Editor e responsabile della redazione europea di Wine Spectator. Forbes di recente lo ha definito uno dei più influenti critici enologici al mondo.
Sul finire del 2010 lanciò il suo sito web, spinto dall’esigenza di offrire al pubblico un approccio più moderno al mondo del vino. Il sito offre contenuti video ad alta definizione in cui Suckling illustra e giudica i migliori vini del mondo attribuendogli un punteggio da 1 a 100.
James Suckling ha assegnato degli importanti punteggi ai vini di Cantina Toblino:
– Da Fòra Manzoni Bianco Trentino Doc 2018 Bio ““ 92 punti
– Praal Pinot Bianco Trentino Doc 2018 Bio ““ 91 punti
– Foll Chardonnay Trentino Doc 2018 Bio ““ 91 punti
– Las Lagrein Trentino Doc 2016 Bio ““ 90 punti
Da una ricerca negli archivi non risulta che nessun vino bianco trentino abbia mai ricevuto 92 punti da James Suckling, motivo di grande orgoglio e grande soddisfazione per tutti noi, per i nostri soci e per l’intera Valle dei Laghi.
The WineHunter Award è il premio del Merano Wine Festival, istituito da Helmuth Koecher, di eccellenza ed alta qualità assegnato annualmente a prodotti vitivinicoli e culinari, ai distillati ed alle birre.
Il premio viene attribuito a prodotti nazionali ed internazionali che, a seguito di una attenta valutazione, raggiungono un punteggio minimo di 90 punti su 100, e garantisce al consumatore finale la qualità superiore del prodotto.
Circa 7.000 vini degustati di cui 3.100 premiati da The WineHunter. Si aggiudicano l’Award Rosso (90 ““ 92,99 punti) 2.300 vini e l’Award Gold (93 ““ 95,99 punti) 800 vini. Di questi ultimi i migliori costituiscono la TOP 100 da cui emergeranno i vincitori del riconoscimento più ambito, il Platinum Award (96 ““ 100 punti).
Oltre ai vini, la guida presenta anche 380 eccellenze in campo gastronomico suddivise nelle categorie Food ““ Spirits ““ Beer e selezionate partendo da oltre 500 prodotti degustati, che si aggiungono a quelle premiate nel 2019 il cui riconoscimento ha una validità di due anni. 240 i prodotti che ottengono l’Award Rosso e 140 il Gold, mentre la TOP 50 candida i migliori prodotti gastronomici al Platinum Award che si assegna nel mese di ottobre.
La guida propone inoltre la pubblicazione della TOP 5 di ogni regione, una selezione di vini scelti tra quelli che meglio rappresentano i diversi territori regionali italiani secondo Helmuth Köcher.
The Wine Hunter Award 2020 ha riconosciuto ai vini di Cantina Toblino‘ i seguenti punteggi:
GOLD Prà al Pinot bianco Trentino Doc 2018 Bio
ROSSO da Fòra Manzoni bianco Trentino Doc 2018 Bio
ROSSO Foll Chardonnay Trentino Doc 2018 Bio
ROSSO Vino Santo Trentino Doc 2004
ROSSO Antares Trento Doc 2016 Brut Millesimato
Merano Wine Festival, back to the roots: The WineHunter Helmuth Köcher affronta con coraggio e organizzazione il COVID-19 e conferma’ le date della 29^ edizione’ in programma dal’ 6 al 10 novembre 2020′ senza stravolgere il format tradizionale, tornando alle origini a quel lontano 1992 dove si è scritta la storia dell’evento food&wine più glamour al mondo.
Il Vino Santo Trentino, il “passito dei passiti”. Un vino unico, indissolubilmente legato alla storia e alla tradizione enologica della Valle dei Laghi. Una rarità con una produzione talmente ridotta da essere soprannominato “oro della Valle dei Laghi”. Una perla da preservare e valorizzare con cura. Per Cantina Toblino rappresenta l’espressione più alta della passione e della pazienza necessarie per la cura del vigneto, della vinsantaia dove avviene l’appassimento sulle “aréle”, della barricaia dove affina e matura per quasi 15 anni.
Oggi il Vino Santo Trentino può contare su uno splendido spazio interamente dedicato, un museo dove chiunque può conoscere l’eccellenza enologica ed agronomica della Valle dei Laghi rappresentata dalla Nosiola e dal Vino Santo. La’ Casa Caveau Vino Santo è stata inaugurata insieme alle istituzioni locali nella prima metà di febbraio, tuttavia la presentazione ufficiale al pubblico si sarebbe dovuta tenere in occasione di DiVinNosiola 2020 annullata ovviamente a causa della diffusione nel mondo del Covid-19. Ma la ripartenza ci sarà , ci deve essere. Tutti i produttori di Vino Santo, dall’Associazione Vignaioli Vino Santo che comprende Maxentia Distillatori & Vignaioli Cantina Pisoni‘ Az Agr Gino Pedrotti‘ Francesco Poli Santa Massenza‘ Giovanni Poli Santa Massena‘ Az Agr Pravis ad’ Az Agr Salvetta Rauten e Cantina Toblino credono nella ripresa e nel potenziale della Valle dei Laghi, della Nosiola e del Vino Santo. Un’eccellenza che può essere ora apprezzata da tutti gli appassionati e non solo grazie ad un’esperienza interattiva che attraverso un percorso a piedi porta dal Lago di Santa Massenza–Lago di Toblino fino alla Casa Caveau Vino Santo dove ci si può immergere interamente in un percorso esperienziale e sensoriale volto alla conoscenza della Valle dei Laghi, della Nosiola ed in particolare del Vino Santo.
La Casa Caveau Vino Santo, fortemente voluta non solo dai produttori ma anche da APT Trento Bondone Valle dei Laghi ed’ Ecomuseo Valle dei Laghi, è un luogo incantevole creato in un dismesso locale di appassimento utilizzato sin dagli inizi del ‘900 dal padre di Rebo Rigotti per l’appasimento delle uve Nosiola atte alla produzione di Vino Santo. Appena entrati lo sguardo si posa su diversi pannelli che raccontano ogni aneddoto legato al Vino Santo, dalla storia, alle aree di produzione, all’appassimento, alla vinificazione, all’affinamento e alla maturazione. Nulla è lasciato al caso. Una guida preparata accompagnerà il visitatore in un breve percorso che comprende anche video, immagini, suoni e racconti interattivi da parte dei singoli produttori. Il tutto si conclude con una degustazione di Vino Santo.
Un’esperienza unica, da provare.
Per maggiori informazioni e per prenotazioni contattare Ecomuseo Valle dei Laghi:
Tel. (+39) 0461/21600
Cell. (+39) 353 403 7389
Email casacaveauvinosanto@gmail.com
Online Ticket‘ https://ticket.midaticket.it/apttrento/Event/442/Dates
Un connubio perfetto tra specialità del territorio e creatività : riparte cosଠHosteria Toblino di Madruzzo (Trento). Dopo l’incertezza del futuro con cui tutti abbiamo fatto i conti in questo periodo, il direttore Franco Zanella in accordo con il Consiglio di amministrazione di Cantina Toblino ha deciso di aprire le porte ai clienti a partire dal 4 giugno.
Lo staff di Hosteria Toblino è pronto ad accogliere i clienti nel rispetto delle norme igienico-sanitarie vigenti per prevenire la salute propria ed altrui, dando la possibilità a tutti di trascorrere piacevoli momenti insieme a noi con le giuste precauzioni.
Hosteria Toblino e lo chef Sebastian Sartorelli presenteranno un nuovo menù estivo, suddiviso in proposte di carne, pesce e vegetariane per soddisfare tutti i gusti dei consumatori. Accanto ci saranno come sempre i vini di Cantina Toblino, in particolare le nuove selezioni Vènt, presentate qualche settimana fa in digitale sulla piattaforma Microsoft Teams.’ L’attesa è tanta, ma chef Sebastian Sartorelli e la sua squadra sono pronti a regalare agli ospiti di Hosteria Toblino esperienze sensoriali uniche ed indimenticabili.
Gli orari di apertura saranno:
“¢ Giovedଠ19 ““ 22
“¢ Venerdଠ““ Sabato ““ Domenica dalle 12 alle 14.30 e dalle 19 alle 22
Ad accompagnare la riapertura un programma estivo ricco di appuntamenti ed incontri con produttori di vino ed altri prodotti enogastronomici d’eccellenza! Quest’anno il titolo degli incontri sarà LA CUCINA DI SEBA & FRIENDS: GLI INCONTRI DEL GIOVEDà¬. Come dice il nome, gli incontri si terranno il giovedà¬, due volte al mese dal mese di giugno ad agosto.
Vi aspettiamo numerosi!
Si consiglia vivamente la prenotazione al numero 0461 561113 o via email a hosteria@toblino.it.
Cantina Toblino, cuore della viticoltura in Valle dei Laghi, nasce nel 1960 per volere di un gruppo di appassionati viticoltori che intravidero la grande vocazionalità vitivinicola della Valle dei Laghi. Ad oggi, i soci-viticoltori sono oltre 600 con quasi 850 ettari vitati. L’attenzione che prestano quotidianamente alla cura del vigneto è elevata, un lavoro manuale continuo che richiede passione, pazienza, grande dedizione e formazione continua.’ Da oltre 20 anni, Cantina Toblino gestisce i terreni della Mensa Vescovile, un unico blocco di 40 ettari a conduzione diretta, da anni coltivati secondo i principi della viticoltura biologica. Oggi oltre un terzo dei vigneti dei soci di Cantina Toblino sono convertiti al biologico prestando grande attenzione all’ambiente, alle persone e alla cura del vigneto producendo uve di altissima qualità , base fondamentale per i vini.
Proprio in questo contesto nasce il progetto Vènt, con l’ambizione di esprimere al meglio l’identità dei vini della Valle dei Laghi ed il savoir-faire di Cantina Toblino, il biologico inteso come espressione di qualità e salvaguardia territoriale. I laghi, nel nome, il vento nell’identità . Un connubio inscindibile che rende la Valle dei Laghi quanto di più variegato consenta il paesaggio alpino. Tracce indelebili di ataviche mutazioni. Acqua, rocce, aria. Miscelati chissà come e quando, fino a formare scenari di un habitat apparentemente omogeneo, in realtà tutto da scoprire. Mescolati ancora, con l’opera dell’uomo, del suo costante lavoro. Opera muta, spesso dimenticata, ma che ha forgiato la vallata: l’ha fatta “˜genius loci’. Con quale “˜genialità del sito’? Quella di essere una zona che consente d’intuire, intravedere nel paesaggio atmosfere incomprese. Vedi, ammiri, il panorama ti sembra omologo e in realtà è un trionfo della diversità . Quella che affascina per la spontaneità ; per come i confini s’intersecano tra acqua e cielo, terre e pareti rocciose, tutte sfumate, l’una nell’altra. Con archetipi naturali decisamente significativi. Che testimoniano una tradizione agricola, una storia intrecciata con viti e vite, tra conservazione e innovazione. In quanto la valle punta sulla tradizione per sviluppare la sua fisionomia, applicando (quasi) inconsciamente il significato meno noto della parola “˜tradizione’. Quella dal latino “˜tradizio‘, derivazione greca di “˜tradere’, vale a dire consegnare e trasmettere significati che hanno legami con il concetto di “˜tradimento‘. Anche se questo è inteso come una “˜consecutio’ della specificità ambientale, per affermare il valore identitario di tutto quanto è legato, è vicino alla propria origine, per “˜aprire alla luce la terra natale’.Lecci, ulivi, soprattutto viti. Poche altre località alpine possono vantare un culto della vite cosଠsingolare. Viti e vini di un luogo, tra acque e brezze benefiche. Una vallata dove i filari quasi si confondono nell’azzurro degli specchi d’acqua e il terso cielo blu alpino. Viti da secoli coltivate su campi strappati alla montagna. Su terrazzamenti che hanno fortunatamente impedito lo sfruttamento intensivo del territorio.’ Qui non si vedono vigneti senza imperfezioni. L’estetica è ancora frutto della mano dell’uomo, del vignaiolo. Mano sicura ha piantato “˜ad occhio’ il filare, rispettato il crinale della collina, la (giusta) direzione dell’esposizione verso il sole del pomeriggio.’ Ecco perché tuttora in questa vallata i vini si distinguono in quanto raccontano il territorio dove nascono. Racchiudono saperi. Non solo sapori. Ma come capire questa vallata? Basta lasciarsi guidare dal paesaggio. Usando il vento, l’Ora. Vènt, brezze, folate che trasmettono voci, suoni, condizionano microclimi, e quindi colture e culture.
Vènt, un progetto che parte dalla vite per ottenere uve di qualità eccellente e si conclude in cantina, tra le botti in rovere francese, le anfore di terracotta. Un progetto che nasce dalla passione dell’uomo, in vigna e in cantina, e che si concretizza nell’assaggio, un momento indimenticabile impresso nella nostra mente.
Dal vento inizia tutto, l’identità di un territorio come la Valle dei Laghi, Foll è lo Chardonnay, unico, complesso, vivace ed elegante.
La pietra, come elemento fondante del terreno su cui crescono le nostre viti, Las è il Lagrein rotondo, corposo, tenace.
Il nostro attaccamento alla storia, rappresentato da un capitello che delimita i nostri vigneti, Praà l è il Pinot Bianco incredibilmente armonioso.
L’importanza delle persone, l’apertura a ciò che viene da fuori e che all’inizio non conosciamo, Da Fòra è il Manzoni Bianco intrigante, profumato, nuovo.
La passione, dalla vigna al calice, percepibile nell’aria fresca in Valle dei Laghi, Baticòr è il Pinot Nero elegante, delicato e raffinato.
Vini che vanno a completare una gamma composta da Largiller e L’Ora, vini che hanno saputo reinterpretare e valorizzare le qualità dell’unico vitigno bianco autoctono trentino la Nosiola e eLimarò frutto della tradizionale tecnica dell’appassimento.
Ha il fascino dell’esclusività , nettare raro, unico, memorabile. Talmente impareggiabile da essere tutelato come “˜vino a rischio d’estinzione’: è il Vino Santo Trentino. Pochi altri vini possono vantare nel nome una parola che evoca sogni, rilancia momenti di piacevolezza, soddisfa il presente recuperando il passato e ““ contemporaneamente ““ rilancia il futuro. Ecco il Vino Santo trentino è l’insieme di tutto questo, e non solo.
Lunedଠ17 Febbraio 2020 sono stati presentati le selezioni della linea Vènt ad un ristretto gruppo di esperti e professionisti del mondo enogastronomico in Trentino Alto Adige. “Storie di un incontro in Trentino…”, una serata molto particolare che ha esaltato questi vini eccellenti abbinati ai piatti creati da Chef Sebastian Sartorelli, che ha saputo unire al meglio i sapori della tradizione trentina ad una cucina innovativa. Questo il menù della serata:
Polpettine del Garda con delicata maionese al lime e polvere di erbe aromatiche
Praà l ““ Pinot Bianco Trentino DOC 2018
Tacos Trentino con baccalà , carciofi e peperoncino trentino
Da Fora ““ Manzoni Bianco Trentino DOC 2018
Risotto con bocconcini di trota marinata al profumo di lime
Foll ““ Chardonnay Trentino DOC 2018
Raviolo di coniglio del Bleggio con spuma di Casolét e spinaci
Baticor ““ Pinot Nero Trentino DOC 2016
Capel del Prete brasato al Lagrein con purè di patate del Lomaso e spinaci
Las ““ Lagrein Trentino DOC 2016
Piccola pasticceria
Vino Santo Trentino DOC 2004
La serata ha riscosso grandi apprezzamenti da parte dei partecipanti, i nuovi vini e la cucina hanno impressionato per gli aromi ed il gusto che hanno portato alla mente ricordi della Valle dei Laghi, dei suoi idilliaci paesaggi, di un’aria salubre e fresca, in cui crescono le viti di Cantina Toblino, coltivate giorno per giorno con passione.
Gambero Rosso World Tour – London 2020. Grazie al prestigioso riconoscimento ottenuto dal Cantina Toblino Vino Santo Trentino DOC 2003 (3 Bicchieri e la nomina come Miglior Vino Dolce d’Italia 2020 per Gambero Rosso) i nostri vini sono stati tra i protagonisti dell’evento “GAMBERO ROSSO TRE BICCHIERI WORLD TOUR – LONDON 2020”. La manifestazione si è tenuta presso l’Hackney Town Hall, edificio in stile art-deco spesso utilizzato per grandi eventi e cerimonie. Il programma, oltre ai banchi d’assaggio di 40 produttori che hanno ricevuto i 3 Bicchieri da Gambero Rosso, prevedeva una masterclass dedicata ai vini toscani di Frescobaldi e una all’olio extravergine d’oliva.
Una cornice unica, pubblico esperto ed esigente, abituato ad assaggiare grandi vini. Proprio per questo Cantina Toblino, accanto al Vino Santo, ha proposto anche altre selezioni provenienti da vitigni autoctoni. Largiller – Nosiola Vigneti delle Dolomiti IGT 2012 ed eLimarò – Rosso Vigneti delle Dolomiti IGT 2015. Questi vini, nati dalle sapienti mani del nostro enologo Lorenzo Tomazzoli, hanno allietato i palati più esigenti grazie alla loro complessità , eleganza e freschezza.
Importatori, giornalisti,’ sommelier, curatori. Tutti impressionati dai nostri vini, dal potenziale e dall’adattabilità della Nosiola e del Rebo.
Una tappa indimenticabile del 4MATIC Tour 2019/2020. Folgaria, comune italiano in Alpe Cimbra – uno dei più belli comprensori sciistici del Trentino – ha ospitato questo evento che unisce grandi aziende come Mercedes-Benz, Continental, Pocket Coffee, IlMeteo, Atomic, Salomon…e Cantina Toblino.
Con una location quasi fiabesca grazie all’abbondante nevicata di sabato 18 gennaio, gli sciatori ed appassionati di sport invernali hanno potuto provare le ultime novità nel mondo dello sci, toccare con mano le auto e assaggiare un ottimo calice di Cantina Toblino Antares Brut Millesimato Trento DOC!
Tra gare di sci, musica, spuntini…e anche qualche bombardino…la due giorni in Alpe Cimbra con il 4MATIC Tour è andata alla grande!
Il sabato un’ paesaggio candido, bianco, montano…la domenica piste perfette, tirate al meglio e tanto tanto sole!
A quanto pare anche alcuni dipendenti ed amici di Cantina Toblino si aggiravano per Folgaria…
Vi aspettiamo alle prossime tappe!
25-26 Gennaio sab-dom Terminillo‘ (RT) Lazio
01-02 Febbraio sab-dom Pratonevoso‘ (CN) Piemonte
08-09 Febbraio sab-dom Folgarida Marilleva‘ (TN) Trentino
15-16 Febbraio sab-dom La Thuile‘ (AO) Valle d’Aosta
20-23 Febbraio gio-dom Arabba‘ (BL) Veneto
29 Febbraio’ ““ 01 Marzo sab-dom Abetone‘ (PT) Toscana
07-08 Marzo sab-dom Bormio 2000‘ (SO) Lombardia
14-15 Marzo sab-dom Plan de Corones‘ (BZ) Alto Adige
Il Vino Santo DOC 2003 della Cantina Toblino, vero patrimonio vitivinicolo della Valle dei Laghi, è stato nominato miglior vino dolce dell’anno 2020 dall’autorevole rivista Gambero Rosso. Un grande riconoscimento per il Cantina Toblino Vino Santo Trentino DOC 2003, che dopo i Tre Bicchieri riceve anche il premio di Miglior Vino Dolce d’Italia.
Un vino a lungo dimenticato, trascurato forse per scarsa conoscenza di ciò che ci sta dietro: la miglior espressione della Nosiola, un vitigno unico per la Valle dei Laghi. “Questo vino, è sopravvissuto negli anni nonostante nei decenni passati la Nosiola si è coltivata sempre meno, preferendo le varietà ideali per i Metodo Classico di Trento” spiega Carlo De Biasi, direttore generale della Toblino. “La nostra cantina non ha mai smesso di scommettere sul vitigno autoctono trentino”.
Infatti, la Nosiola è l’unico vitigno autoctono a bacca bianca del Trentino, usato per produrre vini bianchi secchi ed il ricercato “Passito dei Passiti”, ovvero il Vino Santo Trentino DOC.
Questo vino è prodotto con le uve dei più vocati vigneti nella Valle dei Laghi, dove un microclima molto favorevole incontra i terreni meglio esposti, asciutti e ricchi di ghiaie. Solo un decimo dei vigneti a Nosiola è adatto alla produzione delle uve utilizzate per produrre il Vino Santo Trentino DOC.
Il Vino Santo rappresenta un patrimonio della valle ed è sempre stato fatto dalle famiglie che qui abitano: “Era un elisir, un corroborante, rappresentava il ricostituente della popolazione. Una tradizione che si è persa nel periodo tra le due guerre, ma è stata ripresa nel 1965 dalla Cantina Toblino” ricorda De Biasi.
“Fu il direttore Giancarlo Ciurletti a credere fortemente in questo”. Da allora la produzione non si è mai interrotta e ogni anno si mettono da parte circa 200 bottiglie a rappresentare la memoria storica della cantina.
Il Vino Santo si produce allo stesso modo, da sempre: uve molto mature in vigna e appassimento in fruttaio fino alla primavera successiva. Gli acini si disidratano, evolvono, ma perdono l’80% per cento del loro peso. La dolcezza si concentra, parte la fermentazione, ma poi il vino rimane in affinamento per tanti anni, almeno 15. In tutto questo periodo attraversa la fase ossidativa, ma tutto è aiutato dall’acidità che tiene il vino vitale, dinamico e pronto per affrontare un lungo invecchiamento.
“Lo potremo definire il vino della pazienza e dell’attesa” conclude De Biasi. L’attesa dei viticoltori, l’attesa in cantina, l’attesa dei consumatori. Noi ora imbottigliamo dalle 5 alle 7mila bottiglie di Vino Santo. àˆ poco più dell’uno per cento della nostra produzione in bottiglia, ma per noi quel che conta è proseguire la vera tradizione della Valle”.
L’attesa del Natale sta per terminare e con questo vino, figlio della pazienza e dell’attesa, Cantina Toblino augura a tutti un sereno e felice Natale.